Siamo già al tira e molla Regione – Governo. Priolo: “servono opere straordinarie. No a sciacallaggio”. Musumeci: “diteci se e come avete speso i soldi”

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“Siamo ancora in allerta rossa, anche se le piogge sono in diminuzione, rimarrà l’allerta anche domani. Per la riapertura delle scuole dobbiamo aspettare, di fatto la loro chiusura ha scongiurato la perdita di vite. In questo momento lo sciacallaggio non è ammesso”. Lo ha detto Irene Priolo, alla guida della Regione Emilia-Romagna dopo le dimissioni di Stefano Bonaccini, oggi in conferenza stampa: “Noi abbiamo già visto delle polemiche, ma noi abbiamo bisogno di opere straordinarie, tutte quelle di manutenzione straordinaria sono state fatte, dovremmo essere tutti dalla stessa parte, quello che potevamo l’abbiamo fatto ma i comuni sono stati lasciati soli”.

Le polemiche di cui parla Priolo sono quelle alimentate sul territorio dai dirigenti e parlamentari di Fratelli d’Italia, da Marta Evangelisti a Marta Farolfi, da Alice Buonguerrieri ad Alberto Ferrero. Tutti puntano il dito contro la Regione e il candidato alla presidenza, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale.

La risposta governativa è venuta poco dopo in tv durante la conferenza stampa del ministro Musumeci e del vice ministro Bignami. “Non mi lascio trascinare sul terreno della polemica che qualcuno, magari sotto la spinta emotiva delle prossima campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, vorrebbe alimentare. – ha detto il ministro della Protezione civile, celebre per la famosa frase del maggio 2023, il governo non è un bancomat – Il governo ha tutta l’intenzione di collaborare con la Regione Emilia Romagna, perché crediamo che ai cittadini interessi poco la polemica quando l’acqua entra in casa, nelle strade, nelle piazze, e fa vivere momenti di grande apprensione. Quindi niente polemiche politiche. Vorremmo soltanto che si tenesse conto di un fatto, ogni volta che piove in maniera abbondante, quello che accade è frutto di quanto fatto e quanto non fatto in tempo di pace”.

Il ministro ha poi aggiunto: “In questo decennio l’Emilia Romagna ha avuto assegnati 595 milioni dai governi di Roma, oltre mezzo miliardo. Se la Regione potesse fare lo sforzo di farci sapere quanta di questa risorsa è stata spesa, spero tutta o quasi, e ci facesse la cortesia di dirci quali sono ancora i territori più vulnerabili, in un rapporto di collaborazione, potremmo programmare ulteriori interventi in regime ordinario”. Ricordando che “il compito della prevenzione strutturale e infrastrutturale è di competenza delle Regioni”.

L’ex governatore siciliano Musumeci ha infine aggiunto: “L’Ispra ci dice che l’Emilia Romagna è tra le regioni che maggiormente hanno consumato suolo negli ultimi decenni. Cementificare significa facilitare l’effetto ruscellamento quando piove abbondantemente perché l’acqua non viene assorbita”.

Per parte sua il vice ministro Galeazzo Bignami ha chiosato: “Nel maggio 2023 il presidente Meloni, nell’estate del 2023 il presidente Meloni con una lettera a Bonaccini, il giugno 2023 il ministro Musumeci e in piccolo anche il sottoscritto con una pec abbiamo chiesto alla Regione qual era lo stato del reticolo idrografico e il dissesto di versante prima dell’alluvione. Se io realizzo un intervento di Contenimento di un argine in un determinato punto ma non so che 100 metri dopo c’è un problema di cedimento, inevitabilmente accadrà che riparo dove c’è il buco, ma poi si realizza il cedimento 100 metri dopo”.

Per ora, nell’emergenza maltempo di questi giorni, si è persa ogni traccia del Commissario alla Ricostruzione nominato dal governo, il Generale Figiuolo.

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