Gruppi Consiliari dell’opposizione fanno un punto sull’alluvione: “A Forlì danni ingenti, ora servono scelte coraggiose”

I Gruppi Consiliari del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e RinnoviAmo Forlì esprimono preoccupazione dopo le fortissime piogge che hanno colpito la città, riportandola nell’incubo dell’alluvione. La quantità di precipitazioni ha superato quella del maggio scorso, stabilendo nuovi record storici. “Siamo di fronte ai drammatici effetti del cambiamento climatico, che solo il Governo si ostina a negare, con un atteggiamento che sostituisce l’ideologia alla realtà dei fatti”, si legge in una nota.

Sebbene l’impatto dell’alluvione sia stato meno drammatico rispetto all’anno precedente, diverse zone del forese e della città sono state invase dall’acqua, causando danni ingenti a case, imprese e attività agricole. “Aggiungiamo il trauma psicologico che ha colpito migliaia di concittadini già alluvionati nel 2023, molti dei quali rimasti insonni in attesa della temuta piena”.

Le criticità emerse sono simili a quelle riscontrate in maggio. “La comunicazione di emergenza si è svolta ancora una volta solo attraverso i canali social del Sindaco e del Comune, che non tutte le persone (specialmente quelle anziane) riescono a seguire, e comunque fornendo aggiornamenti sporadici, a ore di distanza l’uno dall’altro – segnalano i gruppi – . Le indicazioni rassicuranti diramate ancora nel tardo pomeriggio di mercoledì sono state sostituite da un preoccupato ordine di evacuazione solo a notte inoltrata, molte ore dopo i comuni vicini”.

A questo si aggiungono “le contraddittorie notizie sulla disponibilità di sacchi di sabbia per la difesa delle abitazioni private e sulle chiusure dei nidi, la mancanza di chiare indicazioni su dove portare al sicuro le automobili e la difficoltà a prendere la linea con gli uffici del Comune, evidentemente sovraccarichi di richieste, hanno alimentato grande confusione e favorito molti spostamenti a vuoto non necessari, pericolosi in una situazione di emergenza”.

“Con il cambiamento climatico che porta sempre più spesso a eventi meteorologici estremi, è necessaria una preparazione adeguata – continuano i Gruppi nella nota -. Servono piani di emergenza all’altezza della situazione, a partire dalla comunicazione verso i cittadini e dalla formazione su come proteggersi. Questa era una delle varie questioni che sarebbero state approfondite nella commissione comunale di studio sull’alluvione, bocciata dalla maggioranza martedì scorso, durante l’ultimo consiglio comunale”.

Inoltre, l’alluvione ha messo in luce le difficoltà del processo di ricostruzione: “Alla radice di molte di queste difficoltà sta la decisione del Governo, per motivi chiaramente politici, di non nominare a Commissario alla ricostruzione il Presidente della nostra Regione, come invece è avvenuto e avviene normalmente di fronte a calamità simili in tutto il resto d’Italia. Il risultato è una ricostruzione molto centralizzata e lontana dal territorio, che procede a rilento fra caos burocratico, ritardi nell’erogazione dei fondi per le opere di messa in sicurezza e sostanziale assenza di rimborsi per i cittadini danneggiati”.

Infine, i gruppi denunciano il tentativo di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia di speculare politicamente sull’emergenza ancora in corso, un gesto che, affermano, è stato “respinto al mittente dai cittadini romagnoli”.