Cooperatori contro Ugolini: non conosce il sistema socio-sanitario regionale. La candidata ammette di avere sbagliato ad accostare Rsa ai lager

Più informazioni su

Non si placano in Emilia-Romagna le polemiche nate dopo le parole pronunciate dalla candidata civica per il centrodestra Elena Ugolini durante la festa di FdI quando ha accostato le Rsa a lager.

Dure critiche a quell’accostamento infelice sono piombate sulla Ugolini non solo dai suoi avversari politici ma anche da parte del mondo cooperativo.

Michele de Pascale candidato del centrosinistra ha dichiarato: “Sono rimasto profondamente colpito dalle dichiarazioni di Ugolini sulle residenze sanitarie assistitenziali paragonate ai lager. Il nostro sistema della non autosufficienza, che rimane il migliore d’Italia, va certamente innovato, con un giusto mix di residenzialità e domiciliarità… ma dichiarare che ‘spesso le Rsa sono dei lager’ è vergognoso e irrispettoso nei confronti di ospiti anziani, famiglie, operatori socio-sanitari e delle imprese che da anni investono in qualità e che stanno vivendo un’oggettiva difficoltà economica per tenere in equilibrio standard di qualità e costi. Peraltro questo sistema in Emilia-Romagna ha affrontato il lungo e difficilissimo periodo del covid con grande spirito di sacrificio e senso etico. Nei lager, citati da Ugolini, i nazifascisti uccidevano uomini, donne e bambini, nelle Rsa oss e infermieri si prendono cura dei nostri anziani con passione e professionalità, sacrificando tanto della propria vita.”

Durissimo anche il presidente uscente Stefano Bonaccini che aveva detto: “Elena Ugolini, candidata della destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, si scusi o si vergogni, se ha un minimo di dignità (per le parole pronunciate, ndr)”.

“La Ugolini si dichiara candidata civica ma pare già una consumata politicante dai tanti slogan e dalle poche idee, quindi perfetta rappresentante della destra italiana. Ne è prova l’infelice paragone fatto tra le RSA dell’Emilia-Romagna e i lager, una affermazione da bieca polemica politica che, per altro, offende il lavoro di tanti operatori e professionisti della nostra regione.  In Emilia-Romagna ci sono eccellenze ma ci sono aspetti da migliorare nell’interesse dei cittadini, ed è per questo che, come M5S, portiamo avanti da sempre sul territorio le nostre proposte come quella, proprio in merito al sostegno agli anziani, delle CESAA, i condomini eco energetici solidali per anziani autosufficienti, che stanno partendo nella nostra regione sull’esempio del progetto di Ravenna di cui il candidato de Pascale è sindaco.” Questa la nota del senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

“Estrapolare cinque parole da un discorso di oltre un’ora e mezza rischia di generare chiaramente degli equivoci: così è avvenuto con quello che ho detto ieri in merito al settore dell’accoglienza degli anziani. Ieri ho raccontato la storia che è accaduta a mia mamma, quando a 68 anni le è stato diagnosticato l’Alzheimer, una malattia che nel giro di una decina di anni ha reso impossibile continuare a farla vivere in casa. Da quel momento ho iniziato a cercare delle strutture dove avrei potuto inserirla; ho visitato diverse residenze ma non ho avuto cuore di lasciarla. Magari non sono stata fortunata, ma ho dovuto visitare diverse strutture prima di trovare quella giusta. Questa è stata la mia esperienza e questo è quello che ho raccontato”, ha spiegato Ugolini per chiarire il suo pensiero, che poi ha aggiunto: “Ho sbagliato a usare la parola ‘lager’ perché totalmente inopportuna e mi dispiace se involontariamente ho offeso tutti gli operatori che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso per la cura dei nostri anziani”.

Pronta la replica di Michele de Pascale a queste parole della sua avversaria: “Ugolini, pur scusandosi doverosamente per aver accostato le Case residenza anziani dell’Emilia-Romagna ai lager, ha però confermato di avere visitato direttamente diverse strutture della nostra regione nelle quali non si dovrebbe “avere cuore” di lasciare i nostri anziani. Detta così Ugolini lascia intendere di aver constatato situazioni di irregolarità, se non di veri e propri maltrattamenti. Visto il discredito che tali affermazioni rischiano di portare sul sistema nel suo complesso, le chiedo se non sia più corretto dichiarare pubblicamente a quali strutture in particolare faccia riferimento e se, a seguito di queste sue esperienze, abbia poi proceduto a segnalare o denunciare i suoi sospetti agli enti deputati ai controlli o alla stessa magistratura… Perché anzitutto su questo bisogna chiarirsi: l’Emilia-Romagna, in termini pro-capite, investe più di qualunque altra regione nel fondo della non autosufficienza: 562 milioni di euro per quasi 17 mila posti accreditati. Al di fuori di ciò, c’è poi un universo di strutture – per quasi altrettanti posti – soggette comunque ad autorizzazione. E oggi queste strutture e i loro dipendenti stanno facendo miracoli per garantire la qualità con costi crescenti. Di quali strutture parla Ugolini? Chiedo per capire e per distinguere, posto che nessuna generalizzazione o pregiudizio è in sé accettabile, quando si fanno accuse così pesanti… Chi si candida ad amministrare una Regione deve essere molto rigoroso: se ci sono elementi oggettivi da denunciare lo si faccia subito, è un obbligo prima ancora che un diritto; altrimenti si getta solo discredito su un sistema di servizi, come quello di chi lavora nella non autosufficienza in Emilia-Romagna, che va invece tutelato e sostenuto”. 

La cooperazione dell’Emilia-Romagna sconcertata dalle dichiarazioni della Ugolini sulle Rsa

“L’affermazione della candidata Elena Ugolini sulle residenze per anziani dell’Emilia-Romagna – “le RSA sono spesso dei lager” – rilasciata durante una iniziativa di Fratelli d’Italia nel ferrarese, ci ha lasciati ben più che sconcertati.  É del tutto evidente, purtroppo, che Ugolini non conosce il sistema socio-sanitario regionale e, forse, non ha mai visitato una “RSA” emiliano-romagnola.  Legacoop Romagna, AGCI Emilia-Romagna e Confcooperative Romagna, che associano centinaia di cooperative sociali, gestori dei servizi pubblici per gli anziani, ritengono necessario intervenire per chiedere alla candidata Ugolini su quali informazioni e su quali verifiche verta la sua affermazione. In considerazione della gravità dell’affermazione, infatti, è assolutamente necessario ristabilire con attenzione e precisione la realtà dei fatti.” Così in una nota congiunta di AGCI Emilia-Romagna, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna.

“Vale la pena di precisare, e di ricordare che i servizi domiciliari, diurni e residenziali (le RSA citate, che, per altro, si chiamano da molti anni CRA, Case Residenza Anziani) dell’intera regione sono regolati dal sistema dell’accreditamento, che prevede rigidamente standard di qualità e requisiti uniformi in tutto il territorio e in tutte le strutture: medesimi interventi assistenziali e medesimi requisiti alberghieri, per intenderci.  Regole che non lasciano nessuna autonomia organizzativa agli enti gestori e che prevedono costanti e frequenti controlli da parte delle aziende sanitarie locali, per conto del Servizio Sanitario regionale. Aggiungiamo, per dovere di cronaca e di rappresentanza, che le cooperative sociali gestiscono in regione oltre il 70% di questi servizi, nell’ambito di un sistema pubblico-privato che rappresenta l’ossatura dell’integrazione socio-sanitaria della Regione. Invitiamo Ugolini a visitare i servizi di cui parla e a conoscere alcuni degli operatori socio-sanitari (migliaia) che vi lavorano, prima di rilasciare dichiarazioni. Non si improvvisano battute sulla pelle degli anziani, alcuni dei quali, direttamente o per tramite di qualche amico o familiare, i lager li ha addirittura conosciuti davvero, e delle loro famiglie” conclude la nota dei cooperatori.

Più informazioni su