Alluvione: il no di Confedilizia Forlì Cesena e di Confartigianato alle polizze contro i danni da maltempo 

Le notizie che giungono subito dopo il disastro preoccupano l’associazione dei proprietari. “Si parte dalla premessa che il territorio, le città ed i paesi sono patrimonio di tutti, senza distinzione alcuna, tanto più tra classi sociali. Per Confedilizia Forlì Cesena e della Romagna l’alluvione della scorsa settimana impone l’ennesima riflessione; sì perché, per dirne una, se una casa diventa inagibile perché invasa da acqua e fango o persino distrutta, come purtroppo è accaduto, chi perde non è solo il proprietario, ma anche l’inquilino che ci abita e che paga un canone. Quando si verificano disastri come questi perdiamo tutti: perde chi lavora per pagare il mutuo per l’acquisto della casa e le tasse, non poche ed onerose, e perde chi lavora per pagare il canone di locazione in quanto inquilino. Non a caso nei tavoli organizzati dal Comune di Forlì la scorsa estate per discutere sull’emergenza alluvione del 2023 le associazioni dei proprietari – Confedilizia Forlì Cesena e Asppi – e degli inquilini – Sunia, Sicet ed Uniat – si sono trovate unite nell’affrontare le diverse questioni e rapportarsi con l’allora assessore del welfare. – dichiara Stefano Senzani Presidente Ape Confedilizia di Forlì Cesena e della Romagna – D’altra parte, se il cittadino deve far fronte all’imposizione fiscale, che è un dovere da assolvere di buon grado in un paese civile, egli deve però avere un’adeguata risposta in termini di gestione delle finanze e di esecuzione di opere necessarie ed adeguate da parte di chi amministra la cosa pubblica a tutti i livelli: nazionale, regionale e comunale, compreso il consorzio di bonifica.”

“A livello locale, per fare un esempio, lascia a dir poco perplessi sapere che a Forlì l’invasione delle acque in alcune zone già duramente colpite lo scorso anno pare sia dipesa dall’inadeguatezza del sistema fognario; viene allora da chiedersi cosa sia stato fatto negli ultimi sedici mesi, a parte i tanti cantieri stradali aperti per modificare la viabilità, sulla cui opportunità ed utilità pratica è a questo punto lecito calare delle riserve, specie dopo l’alluvione del 2023 ed a prescindere dal fatto che magari si tratti di opere già programmate. Il che non vuol certo dire che Confedilizia Forlì Cesena sia “contro” le amministrazioni comunali, ma che l’associazione dei proprietari si pone, come ha sempre fatto, quale interlocutore qualificato di sindaci e giunte per far fronte ad un problema comune. È poi inaccettabile l’adozione di provvedimenti dissennati ed ingiusti, calati sui cittadini, come la recente ipotesi di estendere ai proprietari di abitazioni l’obbligo già previsto per le imprese dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023), che dovranno assolverlo entro il 31 dicembre di quest’anno, di stipulare una specifica assicurazione contro le calamità naturali. Di fatto si tratta di un’ulteriore tassa che comporterebbe ulteriori costi a carico dei proprietari, già gravati da imposte; si tratta di un costo che poi inevitabilmente si rifletterebbe anche sugli inquilini, facendo aumentare i canoni di locazione, i cui proventi verrebbero impiegati per far fronte a questa ulteriore spesa. Quello dell’assicurazione obbligatoria è un rimedio dissennato e che serve solo ad aggirare ciò di cui dovrebbero invece farsi direttamente carico lo Stato e gli altri enti pubblici per la sicurezza e la salute dei cittadini” conclude Stefano Senzani Presidente Ape Confedilizia di Forlì Cesena e della Romagna.

“Troppe lacune e incertezze. Un provvedimento inapplicabile. Va modificato prima di attuarlo”. Questa la posizione di Confartigianato sull’intenzione del Governo di introdurre, da gennaio 2025, l’obbligo per le imprese di sottoscrivere una polizza assicurativa per i danni da causati da eventi come catastrofi e calamità naturali. “Su troppi aspetti, come la definizione dei premi e dei danni – mette in luce il Gruppo di Presidenza di Cesena – , il provvedimento mostra lacune e necessità di chiarimenti per evitare di lasciare mano libera alle compagnie di assicurazione e garantire agli imprenditori la certezza di stipulare polizze efficaci e a condizioni trasparenti. A questo proposito, Confartigianato ritiene necessario anche istituire un portale analogo a quello per l’energia tramite il quale gli imprenditori abbiano la possibilità di conoscere e confrontare le diverse offerte delle compagnie. Tra gli aspetti da approfondire ulteriormente o vi è poi l’ambito degli eventi catastrofali da assicurare: andrebbe esteso a fenomeni estremi sempre più frequenti come trombe d’aria, mareggiate, grandinate. Ancora, Confartigianato ha segnalato la necessità di
esentare i premi assicurativi dall’imposizione fiscale del 22,25%”.

“Condizione preliminare sine qua non – prosegue il Gruppo di Presidenza di Confartigianato – resta l’impegno nella prevenzione per mettere in sicurezza il territorio, i cittadini e le imprese. Dalle pur indispensabili risposte all’emergenza bisogna passare all’utilizzo delle risorse del Pnrr per azioni di tutela dell’ambiente, soprattutto nelle zone colpite dal dissesto idrogeologico, con la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificarne tenuta ed efficienza”.