Sui volantini razzisti a Forlì e la condanna del sindaco Zattini, Milad Jubran Basir di Sinistra Italiana: “Meglio tardi che mai”

Finalmente il sindaco Zattini ha fatto sentire la sua voce in merito agli atti di razzismo e di xenofobia rivolti in questi giorni contro i nuovi cittadini che vivono, condividono e partecipano alla crescita culturale, economica e sociale della nostra città. Sono nostri concittadini a tutti gli effetti perché nessuno può negare la loro presenza o può fare finta che non ci siano e, peggio ancora, diffondere la cultura dell’odio. Siamo una società interculturale dove convivono varie culture, tradizioni, lingue nello stesso spazio sociale , questa è una realtà innegabile.

La cosa strana in tutto questo non è il comportamento di questi individui che spero saranno individuati e presentati alla giustizia, il clima era così anche un mese fa, caro sindaco, quando io personalmente sono stato attaccato sui social da persone sconosciute perché sono di origine straniera e palestinese . In quell’occasione ho ricevuto diverse lettere e telefonate di solidarietà da parte di associazioni, sindacati e movimenti e da persone singole, tranne da lei signor sindaco che mi conosce.

Conosce anche la mia storia il mio impegno per la pace, la solidarietà, l’inclusione e l’integrazione di tutti i cittadini . In quell’occasione signor sindaco ha preferito tacere o non ha avuto il coraggio di prendere posizione ? Oggi, nonostante tutto, sono d’accordo con lei, Signor sindaco, e sono con lei in questa battaglia, perché individuare queste persone che cercano di diffondere l’odio razziale e portarli davanti alla giustizia è diritto /dovere di ogni persona libera che ami questa nostra comunità. Siccome mi sento parte integrante di questa comunità, al di là del colore politico, mi unisco a lei in questa battaglia culturale per il bene della nostra comunità.

Come dice un noto detto popolare, signor Sindaco, “meglio tardi che mai “.

Milad Jubran Basir – Giornalista, Sinistra Italiana