A Forlì in scena l’Aïghetta Quartett per Emilia Romagna Festival

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Mercoledì 4 settembre, alle ore 21.00 presso la Chiesa della Santissima Trinità a Forlì, in scena l’Aïghetta Quartett, prestigioso ensemble composto da quattro chitarristi, François Szonyi, Alexandre Del Fa, Philippe Loli e Olivier Fautrat, qui con Dal Classico alla World Music, un concerto incentrato sulle caratteristiche eccezionali di questo strumento. Il concerto è organizzato nell’ambito di Forlì Grande Musica, rassegna inserita nel cartellone del 24esimo Emilia Romagna Festival. L’Aïghetta Quartett da oltre quarant’anni sfida la critica musicale sul fronte dello stile e dei generi, presentando un ensemble che si sottrae con intelligenza alle definizioni e proponendo all’ascolto percorsi inconsueti, a tratti geniali. In occasione di questo concerto – Dal Classico alla World Music, si potranno ascoltare brani apparentemente distanti ma che si combinano tra loro creando un insieme armonioso: L’Aïghetta Quartett è come “il canto di un uccello a quattro teste”: così lo definì Anthony Burgess, autore della colonna sonora più sorprendente di tutti i tempi, quella di Arancia Meccanica, colpito dall’affiatamento perfetto, dall’armonia musicale e dallo stile innovativo.

Fondato a Montecarlo nel 1979, l’Aïghetta Quartett sbocciò definitivamente nel 1982, lanciato nella carriera internazionale grazie all’interpretazione del Concerto Andaluso di Joaquin Rodrigo, con la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo. Da allora seguirono varie tournée in Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Ungheria, con la partecipazione a numerosi programmi televisivi e radiofonici. Formato da duttili e virtuosi professionisti, da quei primi tempi l’Aïghetta Quartett non ha interrotto la propria carriera, continuando a suonare negli auditori più prestigiosi e nei festival più gettonati d’Europa, incoraggiata da artisti come Henryk Szeryng, György Cziffra e Riccardo Chailly. Il loro talento non è andato disperso nel tempo, rafforzandosi anzi con l’esperienza: “Quattro virtuosi di grande valore, eredi della scuola di Segovia, quattro individualità dotate di un grandissimo spirito di coesione, che hanno dichiarato guerra alle frontiere naturali della chitarra”, lì definì K. Bennert nell’aprile del 1989. Vent’anni dopo la storia non è cambiata, se la Liberté de Fribourg, nel marzo del 2009, li definisce così: “[…] un distillato di suoni raffinati […] l’intesa perfetta dei quattro musicisti crea una grande poesia, suoni incantevoli”.

INFO INGRESSO

Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti; non è prevista prenotazione

PROGRAMMA

FERDINANDO CARULLI

Quartetto per quattro chitarre op.21.

OLIVIER FAUTRAT

Aguas de la Plata.

GIOACHINO ROSSINI

Ouverture da Il Barbiere di Siviglia (arrangiamento di Philippe Loli).

ALEXANDRE DEL FA

Echoes.

KURT WEILL

Da L’Opera da tre soldi.

Pollys Lied

Die Moritat von Mackie Messer

(trascrizione di Nangialai Nashir).

PHILIPPE LOLI

Zingaro.

PHILIPPE LOLI

Fuego.

GEORGES BIZET

Gypsy song da Carmen

(trascrizione di Philippe Loli).

BIOGRAFIE ARTISTI

L’Aïghetta Quartett si è formato nel 1979 a Monte Carlo. Il quartetto si è esibito in pubblico per la prima volta nel 1980, ma si può dire che si è lanciato nella carriera internazionale grazie all’interpretazione del Concerto Andaluso di Joaquin Rodrigo, con la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo nel 1982. Numerose «tournées» in Francia, Inghilterra, Italia, Ungheria e Germania si sono susseguite così come moltissime trasmissioni radiofoniche e televisive. Il successo non è dovuto ad una vera e propria innovazione – il canto di un uccello a quattro teste – ma all’ esistenza di una sonorità nuova e irresistibile”, così Anthony Burgess, il celebre autore dell’Arancia Meccanica” presentò il quartetto in occasione dell’incisione del primo disco nel 1987. Inoltre il quartetto ha inciso numerosi dischi tra i quali: un omaggio a Bill Evans con il chitarrista jazz John McLaughlin, l’integrale dell’opera per quattro chitarre dell’autore Inglese Anthony Burgess ed infine l’ultima incisione con le proprie composizioni “Acoustic world”.

Incoraggiato da artisti come Henryk Szeryng, György Cziffra e Riccardo Chailly, l’Aighetta Quartett suscita da più di trent’ anni l’entusiasmo degli uditori più vari , sia delle sale più prestigiose quali La Fenice a Venezia, il Palau de la Musica Catalana a Barcellona, la Salle Garnier a Monte Carlo, la Galleria Nazionale a Budapest, il Gasteig e la Musikhochschule a Monaco di Baviera, la Brucknerhaus a Linz, la Wigmore Hall a Londra, il Teatro Antico di Arles, il Teatro Dejaset di Parigi, il Castello Mirabell di Salzburg, il Teatro Ghione di Roma etc., sia dei teatri alternativi quali il Theaterhaus di Stuttgart, il Kleintheater di Luzern, il Pantheon Theater di Bonn, etc.. È regolarmente l’invitato di numerose stagioni musicali : C’est pas classique a Nice, le Musicales Internationales Guil-Durance, l’Automne musical de Chatellerault, le Nancyphonies a Nancy, il Festival de musique de chambre a Briançon, le Musiques en Utopia a Amiens, Les heures Musicales de Binic (Francia), Brianza Classica e Festival Internazionale di Musica da Camera di Genova Emilia Romagna Festival, Musica Da Camera Promusica di Pistoia, Mantova Musica (Italia), Klassieke Muziek in Limburg (Belgio), Ohrid Summer festival (Macedonia), Festival di Ljubjana (Slovenia), Dolnośląski Festiwal Muzyczny (Pologna), queste della Société des concerts a Fribourg, a Lugano, Krems, Masterkonzert St Polten (Austria), Emasalo Music Festival (Finlandia), Milano, Lecco, Treviso, Parma, Modena/Italia, Valencia (Spagna, etc.), e di festival internazionali di chitarra  : Andres Segovia International Festival de Linares, Barcelone Guitar Festival, Festival Guitarras de hoy a Murcia, Festival di chitarra di Lagoa (Portogallo) Festival International di Parigi, Guitares en Picardie (France), Bath International Guitar Festival, Printemps de la guitare de Charleroi, Brussels International Guitar Festival (Belgio), quelli di Rieti, l’Aquila, Roma (Italia), le Gitarrentage di Neuötting, l’International Guitar Symposium d’Iserlohn, il Gitarrenfestival di Hersbruck (Germania). Ha ottenuto il “Soafa d’Oro” per il migliore spettacolo 87 a Dorfen in Germania.

Le qualità che gli ha sempre riconosciuto la stampa internazionale ne fanno un insieme cameristico di prim’ordine:

-“L’Aïghetta Quartett: Quattro virtuosi di grande valore, eredi della scuola di Segovia, quattro individualità dotate di un grandissimo spirito di coesione, che hanno dichiarato guerra alle frontiere naturali della chitarra.” K. Bennert, Süddeutsche Zeitung (Feuilleton) Gasteig / Münich / Aprile 1989;

– “Virtuoso e intimista, l’Aïghetta Quartett a distillato suoni raffinati … l’intesa perfetta dei quattro musicisti crea una grande poesia, suoni incantevoli” – la Liberté de Fribourg / marso 2009;

-“Aighetta” means little running water. As their machinery was on the whole well-oiled there was evidence of a stable emulsion.” (John W. Duarte).

L’insieme collabora con musicisti e compositori di sensibilità musicali molto diverse (numerose creazioni mondiali tra le quali due concerti con orchestra), s’interessa al jazz d’autore dove l’improvvisazione e gli arrangiamenti sono strettamente legati, e più recentemente le musiche moderne attraverso creazioni personali, tentativi di sintesi delle correnti musicali attuali. Questo ecletticismo fa sì che si possa considerare l’Aïghetta Quartett come uno degli insiemi più innovatori della scena musicale attuale. “A partire dell’incisione dell’album Time remembered dieci anni fa, ho sempre sperato di poter incidere alcuni standard preferiti con la stessa formazione. Per me, questo organico di cinque chitarre più il basso rappresenta il complemento ideale per la mia opera orchestrale. Ringrazio i chitarristi dell’Aïghetta Quartett e il bassista Helmut Hell Schartmueller, per la loro splendida partecipazione” (John McLaughlin)

 

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