Alluvione e frane, il monito di CGIL Forlì: “Serve un decreto speciale per il lavoro, in particolare per Agricoltura e Turismo”

CGIL Forlì si associa all’appello della CGIL Emilia Romagna che ha chiesto, in riferimento all’alluvione e alle frane di questi giorni che hanno colpito le Provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna, l’approvazione in tempi rapidissimi di un Decreto Legge speciale che preveda fin da subito misure efficaci a tutela del lavoro.

Nella nota stampa diffusa da CGIL Forlì si legge quanto segue: “Come CGIL di Forlì stiamo seguendo nel rapporto con i Sindaci, le Associazioni di categoria e la cittadinanza l’evolversi della situazione di emergenza e i danni che già si sono manifestati nel nostro territorio di media valle.

Diverse le attività produttive colpite oltre che le abitazioni cittadine.  Ci stiamo muovendo nel settore della bilateralità per fornire le prime risposte a lavoratori ed imprese. Bene l’intervento di Eber nel settore dell’artigianato  che eroga un contributo di 800 euro per i danni subiti e il riconoscimento di una prestazione pari a quella prevista dagli ammortizzatori sociali per i lavoratori e le lavoratrici che non si siano potuti/e recare al lavoro a causa degli eventi atmosferici e dei danni provocati.   Su questo modello stiamo lavorando anche in altri settori”.

“Ciò che è certo  – dice Maria Giorgini Segr.Gen. CGIL Forlì – è che i settorI maggiormente colpitI al momento sono quello Agricolo e quello Turistico. Servono dunque risposte straordinarie che possono arrivare solo da decretazioni speciali in capo al Governo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in particolare  per gli stagionali che rischiano di perdere buona parte del lavoro e del reddito.”

La morfologia di alcune zone è profondamente cambiata, le frane hanno isolato attività e i danni sono incalcolabili. In questo ci associamo alla richiesta, del Presidente della Provincia Enzo Lattuca e dei Sindaci, di ricevere risorse urgenti da parte del Governo .

“Le nostre Camere del Lavoro nelle zone colpite – continua Giorgini – sono aperte e a disposizione per le esigenze della cittadinanza e con essa delle lavoratrici e dei lavoratori anche per ottenere le prestazioni  che mano a mano verranno definite e che già possono essere avanzate per i dipendenti del settore artigiano”.