Caso Lasaponara: il consigliere leghista “si scusa” tramite facebook e rassegna le dimissioni. “Sono stato frainteso”

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Un lungo post, per cercare di rimediare all’irrimediabile e di farlo con la scusa più classica usata e riusata da che mondo è mondo: “sono stato frainteso”. Questo il succo del messaggio facebook pubblicato dall’ormai ex consigliere comunale leghista Francesco Saponara, che dopo quello che lui stesso definisce uno “scivolone” comunicativo, saluta la Lega e per non creare ulteriori imbarazzi al suo partito.

L’infelice uscita di Lasaponara, vista la gravità delle parole usate, aveva suscitato grandissimo sdegno in tutto il mondo politico locale e nazionale, sia di sinistra che del suo stesso schieramento, tanto da spingere il sindaco Zattini e gli esponenti leghisti forlivesi a prenderne nettamente le distanze e a chiederne le dimissioni. Dimissioni che sono dunque arrivate. Riportiamo per completezza di informazione anche le stesse parole di Lasaponara, insieme alle prese di posizione dei vari partiti ed esponenti politici locali.

“Credo che una volta nella vita sia capitato a tutti uno scivolone, soprattutto sul terreno vischioso dei social. Bene, questo è stato il mio turno.
Pur non volendo, illusoriamente ‘protetto’ dal linguaggio evidentemente ironico, se non satirico, ho peccato di aver offeso molte persone, rendendomene conto solo in un secondo momento, quando ormai il dado era tratto.
Benché la festa della liberazione sia molto sentita, in questo momento deve essere data massima priorità alla salute pubblica e soprattutto a quella degli anziani che rappresentano la fascia più rischio, e ciò vale tanto di più nella mia regione che è tra le più colpite dal virus.
Certe volte per cercare di sensibilizzare le persone circa tematiche importanti come la necessità del distanziamento sociale, vengono scelti mezzi imprudenti, parole suggestive e argomenti che invece dovrebbero essere trattati con delicatezza e il rispetto che meritano.
Ho commesso un errore di valutazione del quale mi scuso pubblicamente, senza se e senza ma, non solo per il profondo rammarico con il quale io stesso mi sono riletto poi, accorgendomi di quanto le mie parole potessero essere fraintese sia nel senso che nel fine; ma anche perché non sono un ‘leone da tastiera’, come si dice in gergo, sono solo un essere umano che ha commesso un errore, dimenticando per un momento quanta cura e attenzione richieda una corretta comunicazione, una comunicazione che faccia cultura e informazione ed è a quest’ultima a cui intendo votarmi con maggior attenzione e senso autocritico.
Ed è proprio in nome dell’autocritica che prendo altresì atto della severità delle reazioni locali e nazionali che il mio errore ha suscitato e in virtù di esse, dopo attenta valutazione, ho deciso di rendere le mie dimissioni dalla Lega, affinché lo sbaglio di uno non si traduca in una macchia ideologica e politica per le tante persone che con passione e dedizione lavorano per rappresentare l’attuale compagine governativa.
Rifletterò sul mio futuro politico e sulle scelte che dovrò necessariamente compiere più avanti, quando il peso di quello che io con forza reclamo essere un errore, per quanto non scusabile, si attenuerà nella razionalizzazione di ciò che è successo.
È una decisione altrettanto severa in rapporto alle reazioni suscitate, ma è parimenti giusta per quanto dolorosa”.
Francesco Lasaponara

“Non ci sono parole per descrivere e dare un senso alle deliranti affermazioni dell’ormai ex consigliere comunale Francesco Lasaponara. Nella veste di segretario provinciale della Lega di Forlì-Cesena, non solo me ne dissocio ma ne condanno senza riserve la violenza e lo sfregio verbale rispetto ai principi democratici di libertà e uguaglianza che rappresentano i baluardi della nostra Repubblica”. Così scrive Andrea Cintorino, appunto segretario provinciale della Lega di Forlì sul “caso Lasaponara”, il consigliere comunale leghista che ieri avrebbe scritto un post sul proprio profilo facebook, poi cancellato, dai contenuti profondamente offensivi nei confronti dei partigiani e di tutti coloro che hanno a cuore il 25 Aprile, nell’imminenza della ricorrenza della Liberazione.

“Le sue dichiarazioni – prosegue Cintorino – sono la manifestazione di una visione politica della storia di questo Paese assolutamente in contrasto con le idee, i valori e l’impegno sociale del nostro Movimento. Mi auguro che Lasaponara, anche per rispetto degli altri consiglieri comunali di Forlì, si dimetta e prenda atto della gravità delle sue dichiarazioni soffermandosi sulla necessità di porre le sue scuse a tutta la comunità forlivese.”

LA CONDANNA DEL GRUPPO CONSILIARE PD FORLIVESE

Chi rende dichiarazioni infamanti, suggerendo con tono ironico di formare assembramenti per celebrare il 25 aprile in modo da  contrarre il COVID-19, non può far parte di alcuna istituzione e comunità democratica. Il Sindaco Zattini dovrà chiarire quale sia la sua posizione perché farsi sostenere in Consiglio comunale da chi rende tali dichiarazioni sarebbe equivalente a condividerle; allo stesso modo chiediamo alla Lega se condividono le affermazioni del suo esponente o se prenderanno gli opportuni provvedimenti (la presa di posizione del gruppo PD risale a ieri, n.d.r.). La Città di Forlì, medaglia d’argento al valor militare per l’attività partigiana, non può tollerare alcuna forma di dissacrazione dei suoi caduti militari e dei martiri civili che ci hanno restituito libertà e giustizia

LA PRESA DI POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

“Il consigliere leghista che ha scritto un post offensivo e delirante sui partigiani dell’Anpi deve dimettersi. È inconcepibile che personaggi del genere continuino ad essere dei rappresentanti delle istituzioni, a qualsiasi livello”, ha dichiarato Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle. “Purtroppo si tratta dell’ennesimo episodio di intolleranza che arriva da un esponente della Lega. Dopo l’omofobia adesso il loro nuovo bersaglio sembra essere diventata la Festa della Liberazione. A questo punto ci aspettiamo le immediate prese di distanze dei consiglieri regionali leghisti in Assemblea Legislativa delle parole di Lasaponara, oltre alle sue immediate dimissioni dal consiglio comunale di Forlì. Chi non rispetta la Resistenza e i valori che nacquero dal 25 aprile 1945 non può continuare a rappresentare le istituzioni”.

IL COMMENTO DI FORLì E CO.

“Prendiamo atto con soddisfazione della netta dissociazione del Sindaco e della Giunta comunale dalle offensive e inaccettabili frasi del consigliere Lasaponara – commentano i consiglieri del gruppo Forlì e Co. -. Apprezziamo inoltre, che l’Amministrazione abbia chiaramente riaffermato che il Comune di Forlì si riconosce nei valori democratici e costituzionali dell’antifascismo, i quali del resto rappresentano il collante del tessuto unitario di tutta la collettività forlivese, al di là di ogni differenza di opinione e di orientamento politico. Riteniamo che vada rilevata, pur in questa triste vicenda, la forza e la vitalità che gli ideali dell’antifascismo mantengono nella nostra comunità, testimoniate dallo slancio di indignazione che hanno manifestato centinaia e centinaia di nostri concittadini leggendo le frasi del post di Lasaponara e dalla mobilitazione che ne è seguita”.

“Riteniamo nondimeno che – concludono -, visto il succedersi anche nella nostra città di atti e dichiarazioni che mostrano pericolosi rigurgiti revisionisti e mistificazioni dell’esperienza storica della Resistenza, questa vicenda debba divenire occasione per impegnarsi a rafforzare ulteriormente ogni genere di iniziativa volta a favorire la conoscenza e a tener viva la memoria dei fatti e dei valori della lotta di Liberazione. Per quanto riguarda il consigliere Lasaponara pensiamo che debba prendere atto delle corali richieste venutegli dalla cittadinanza forlivese, da associazioni e movimenti, dall’Amministrazione e sinanche dal suo stesso Partito, e rassegnare le sue dimissioni dal Consiglio comunale”.

LE PAROLE DI ARTICOLO 1 FORLì

Che all’interno dei vari livelli istituzionali possano ancora allignare culture che non si riconoscono pienamente nella cultura democratica ed antifascista del nostro paese resta purtroppo anche in questo millennio un tema solo parzialmente risolto. Il Maggiore Francesco Lasaponara, Consigliere Comunale forlivese della Lega ed ufficiale dell’Esercito Italiano, opera in Istituzioni delle quali pare non riconoscere pienamente il valore fondante, dato che ha scritto un post su facebook in cui, indegnamente e con rozzo sarcasmo, sostiene l’opportunità di una manifestazione per l’anniversario della liberazione perché consentirebbe il contagio dei partigiani partecipanti, deridendone la vulnerabilità conseguente all’età e felicitandosi del sempre più esiguo numero di membri che appartennero alla resistenza ancora in vita.

Riteniamo che la Lega dovrebbe effettuare alcune riflessioni sulle motivazioni che hanno consentito la presenza al proprio interno di amministratori portatori di elementi culturali contrari alle Istituzioni come il magg. Lasaponara, il quale chiude il proprio post con un roboante motto di origine araba da decenni molto in voga negli ambiti neofascisti.

Ricordiamo a questo membro delle Forze Armate e delle Istituzioni Locali che i partigiani furono riconosciuti come appartenenti all’Esercito Italiano e che a molti di loro fu riconosciuta la massima onorificenza al valore militare, decorazione che presumiamo il magg. Lasaponara non abbia mai avuto modo di ottenere. Questo avvenne perché il contributo dei Partigiani alla Repubblica in cui il sig. Lasaponara si trova a vivere fu evidentemente molto più rilevante del suo.

Quindi sarebbe opportuno che il magg. Lasaponara, invece che dileggiare grossolanamente ed auspicare il decesso di chi ha combattuto per le Istituzioni che egli vorrebbe rappresentare, imparasse, come previsto dal codice del suo ambito di appartenenza, a mettersi sull’attenti davanti ai caduti ed agli ex combattenti.

Abbiamo segnalato l’infelice uscita del consigliere Lasaponara al senatore Errani, che si è immediatamente attivato col seguente comunicato “Esprimo la mia condanna per le indegne e vergognose parole del consigliere comunale forlivese Lasaponara, parole espresse su facebook di becero e volgare attacco ai partigiani che non solo offendono le persone ma che infangano la storia della città medaglia d’argento della resistenza che dovrebbe onorarsi di rappresentare. Atti come questo non possono passare sotto silenzio, per questo presenterò una interrogazione al governo per chiedere di intervenire per censurare questo comportamento indegno da parte di un amministratore pubblico.”

LA POSIZIONE DI EUROPA VERDE DI FORLì

Anche Europa Verde della provincia di Forlì – Cesena si è unita ai cori di condanna per le “esecrabili parole, postate e poi rimosse, del consigliere della Lega Lasaponara contro la Resistenza che è costitutiva e fondamento della Repubblica italiana. Non vi possono essere giustificazioni di fronte alla volgarità  di simili espressioni rivolte a chi diede la vita per ridare all’Italia libertà e dignità”.

“Non possiamo usare parole migliori – continuano – di quelle pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della  celebrazione del “Giorno della Memoria” per ricordare anche a costui che La Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza, si è definita e sviluppata in totale contrapposizione al fascismo. La nostra Costituzione ne rappresenta, per i valori che proclama e per gli ordinamenti che disegna, l’antitesi più netta. La condotta del Consigliere leghista è se possibile ancor più grave dal momento che risulta far parte delle  Forze Armate e che in tale condizione ha giurato di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del suo stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.

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